Scopriamo in questo approfondimento quali sono le importanti novità che possono cambiare in meglio la tua vita domestica se opti per un impianto elettrico domotico di ultima generazione che riesce a gestire tutto, anche il riscaldamento di casa
Alzi la mano chi sogna di rientrare da lavoro la sera e trovare la propria casa già calda: un tepore accogliente (o un fresco rigenerante, a seconda delle stagioni) che spesso otteniamo dopo qualche ora dal nostro rientro.
Dobbiamo quindi attendere di accendere i riscaldamenti e aspettare che la casa raggiunga una temperatura accettabile, che può variare dai 18° ai 22°, e spesso occorre molto tempo perché, a seconda della zona in cui si vive, in casa si può arrivare anche a 6° o 7°.
Finisce che in pieno inverno, con le temperature che si avvicinano allo zero, per riuscire a fare una doccia rilassante bisogna attendere tanto tempo… che non si ha.
Si, è vero, per impostare e programmare i riscaldamenti esistono i timer, ma a volte risulta difficile comprenderne il funzionamento e spesso si bloccano, rendendo disagevole l’utilizzo soprattutto da parte degli anziani.
Esiste un modo migliore per avere la casa riscaldata e pronta ad accoglierci ogni volta che lo desideriamo? Certo che sì! Continua a leggere l’articolo e scoprirai come automatizzare tutta l’abitazione e renderla estremamente intelligente. Ma prima vediamo quando è nata la domotica e con lei la termoregolazione.
Domotica: brevi cenni storici
La domotica, considerata oramai una vera scienza, affonda le sue radici alla fine dell’‘800, quando William Penn Powers, un costruttore edile del Wisconsin, fondò la Power Regulator Company, azienda divenuta poi, in tempi più recenti, la nota Siemens.
La PRC era una industria di regolatori di temperatura che si approcciò per prima alla automazione dei riscaldamenti.
Powers ebbe l’intuizione di inventare un dispositivo contenente un liquido sensibile ai cambiamenti di temperatura e quindi capace di regolare l’apporto di energia ad un impianto di riscaldamento.
Dopo circa vent’anni da questo primo tentativo di automatizzare alcuni servizi, fu costruito a Chicago il primo hotel dotato di climatizzazione automatica.
Intorno al 1950, tuttavia, arriva il vero momento di svolta per la domotica: sempre negli Usa inizia a radicarsi il concetto di Building Automation e viene progettato il System 320, un dispositivo di controllo multiplo di tutte le informazioni degli impianti presenti in diversi edifici, fra cui quelli di riscaldamento.
Se gli Stati Uniti sono stati la culla della domotica, questa si è poi diffusa gradualmente anche in Europa. Com’è la situazione nel nostro Paese? Vediamo insieme un po’ di numeri.
Domotica in Italia: sicurezza e riscaldamento sono le priorità
Anche in Italia la domotica ha preso piede e lo ha fatto in maniera molto lenta nel corso degli ultimi 30 anni, raggiungendo comunque traguardi importanti.
Secondo un recente studio sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2019 c’è stato un aumento del 40% del fatturato legato alla vendita di dispositivi smart e all’installazione di impianti domotici. La spesa complessiva degli italiani si è attestata, per quell’anno, attorno ai 530 milioni di euro.
I dispositivi e le soluzioni per la sicurezza di case e aziende sono la priorità e rappresentano il 28% della spesa (circa 150 milioni). Seguono gli smart home speaker e le caldaie, i termostati e i condizionatori connessi. La vendita di questi ultimi dispositivi rappresenta il 12% del mercato con un aumento del +44% rispetto al 2018.
I numeri della domotica sono destinati a crescere, ma, soffermandoci sulla integrazione fra impianto domotico e sistemi di termoregolazione, aumenta la consapevolezza che non è necessario spendere cifre da capogiro per avere una qualità della vita più alta ed il merito va attribuito anche agli impiantisti, sempre più informati sui nuovi ritrovati dell’elettronica, proprio come Sartoria Domotica, azienda che opera a Brescia e che riesce a proporre soluzioni tagliate su misura del cliente, in base alle sue esigenze e al suo budget.
Quali sono i vantaggi di un impianto domotico quando questo ti permette di gestire in modo personalizzato il riscaldamento? Uno su tutti: il risparmio. Vediamo perché.
Riscaldamento smart: casa più calda e bolletta più leggera
Il lavoro e la vita frenetica ci portano ad avere dei ritmi imprevedibili e, in una famiglia, fra scuola, palestra ed altre attività c’è sempre un grande via vai. Accendere i riscaldamenti dal mattino diventa davvero antieconomico: perché spingere così tanto sui consumi quando, per giunta, in casa non c’è nessuno?
L’ideale sarebbe, quindi, avviare il termostato dei riscaldamenti poco prima di rientrare a casa e questo è possibile attraverso un impianto domotico, gestibile attraverso una applicazione sul proprio smartphone, da cui puoi accendere il riscaldamento (o i condizionatori) quando sai che stai per rincasare.
In questo modo potrai anche evitare di riscaldare tutte le stanze se sei solo in casa, perché con un termostato smart puoi selezionare gli ambienti da scaldare e quelli che non userai.
Quindi se ti capita di dover rientrare per una doccia veloce e poi passare la serata fuori, puoi impostare a distanza la temperatura che gradisci per il bagno, così appena entrerai in casa troverai l’ambiente caldo e pronto ad accoglierti con una doccia rilassante.
Inoltre il termostato resterà acceso per il tempo che tu avrai impostato, quindi non rischierai, per la fretta, di dimenticarlo acceso.
Il risultato è: una casa calda quando ne hai davvero bisogno e soltanto dove ne hai la necessità, con un risparmio di denaro che ti farà pentire di non averci pensato prima.
Se la tua casa è a Brescia e hai bisogno di una soluzione personalizzata, contatta subito i tecnici di Sartoria Domotica. Con loro la tua casa sarà più smart e più green!
